No, non ho scelto di fare quello che faccio perché il cibo e l’alimentazione sono importanti. O meglio, lo sono, ma non nel senso in cui probabilmente state pensando. Imparare a mangiare bene è molto semplice, se il cibo viene utilizzato con lo scopo per il quale è stato creato: nutrizione, condivisione, convivialità, piacere, legame sociale e culturale. E con ‘scopo’ intendo una combinazione unica e simultanea di tutti questi elementi. Il problema è che oggi il cibo viene usato per tante cose che con questi fattori non c’entrano niente: si mangia oppure non si mangia quello che ‘fa bene’ o che ‘fa male’, si mangia o non si mangia per solitudine, per paura, per felicità, per tristezza, per rabbia, per modificare un corpo-oggetto/contenitore che finisce per perdere la sua essenza. Il cibo è diventato un mezzo utile ad inseguire qualcosa che non ha niente a che vedere col cibo. Per smettere di lottare con il cibo è necessario riconnettersi con la sua funzione originaria, con la sua natura. Il cibo è importante, ma non è importante quanto gli altri, quanto l’amore, quanto vivere.
Dott.ssa Eleonora Vinci Dietista Biologa Nutrizionista
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