Il Disturbo Alimentare non è soltanto rifiutare il cibo. Non è neanche abbuffarsi, vomitare, correre fino all’esaurimento del pensiero… Non è soltanto condannare il corpo all’essenza di un contenitore. Perdere peso, riprenderlo, poi riperderlo e riprenderlo per poi riperderlo e ancora riprenderlo. Non è bramare la magrezza o il corpo perfetto. Questo è soltanto il pretesto.

Il Disturbo Alimentare è molto di più…

È una scintilla solitaria che con pazienza e perseveranza rifulge nel buio procrastinando il divampare dell’incendio.

È la ricerca irrefrenabile di un piacere algebricamente certo ed incrollabile che prescinde dal contatto e dal calore umano.

È l’eroico inseguimento di un’indipendenza glaciale ed utopica, che culmina in una dipendenza assoluta e paradossale.

È l’incessante ed opprimente sensazione di dover sempre fuggire da qualcosa. È respirare sott’acqua, respirare in difetto di aria, è la perenne e vincolante devozione ad un senso di sofferenza per mitigare la colpa di esistere.

È un tentativo estremo alla sopravvivenza che si trascina in avanti nell’attesa di… Morire? Ma no, non è così. È un espediente estremo e disperato, che nasce e che si evolve nell’attesa di trovare il coraggio per scegliere di imparare a Vivere.

Dott.ssa Eleonora Vinci Dietista Biologa Nutrizionista

Nell’attesa della Vita

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