I miei pazienti mi troveranno noiosa e ripetitiva (forse), ma trovo necessario ribadire l’importanza di un’accurata, costante e sincera compilazione del Diario Alimentare. La compilazione del diario è fondamentale sì per porre in evidenza i momenti in cui le cose funzionano alla perfezione (cioè quelli di buona aderenza al piano alimentare), ma è altrettanto, anzi soprattutto importante per quei momenti di maggiore difficoltà, quelli che voi, facendomi sorridere, chiamate ‘sgarri’. Talvolta una inadempienza alla dieta potrebbe segnalare anziché una debolezza un reale bisogno del paziente, che NECESSITA essere preso in considerazione per un congruo e lungimirante andamento del percorso, ed è in questo senso che lo strumento del diario assume una valenza terapeutica.

Se osservando il diario in sede di controllo emerge che Giulia ogni sera freme per il desiderio del sapore dolce, o che Marta non riesce a pasteggiare con piacere senza una modica quantità di vino io non posso assolutamente ignorare il loro desiderio. È mio compito piuttosto cercare di intercalarlo nella loro quotidianità (o quantomeno nell’arco della settimana alimentare) per evitare che prima o poi la loro mancanza confluisca in una vera e propria perdita di controllo, che a sua volta finirà per provocare una interruzione della dieta. I bisogni sono soggettivi e non possono essere minimizzati, tantomeno ignorati.

Per imboccare una strada a senso unico la dieta deve far stare bene. Tralasciare il bisogno ha sempre, e dico sempre, esiti devastanti.

È un dato di fatto che nella mia esperienza i migliori risultati sono stati ottenuti proprio in quei pazienti più ligi ad una fedele compilazione del diario, a prescindere da quanto questo riflettesse una maggiore o minore conformità al piano prescritto.

Dott.ssa Vinci Eleonora Dietista Biologa Nutrizionista

L’importanza del Diario Alimentare: ribadisco!

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