Iniziando un percorso nutrizionale mirato alla perdita di peso, capita frequentemente di saltare il controllo quando non si è verificato alcun progresso in termini di calo ponderale, soprattutto se il motivo è una scarsa aderenza alla dieta prescritta. Sebbene per molti possa sembrare paradossale, dovrebbe accadere l’opposto: è proprio quando le cose non sono andate come speravamo, quando per qualche motivo non siamo riusciti a raggiungere i nostri obiettivi, che il controllo diventa un momento di fondamentale importanza. La visita di controllo dovrebbe servire a porre in risalto le criticità del percorso, i momenti di difficoltà e, perché no, le eventuali lacune del piano alimentare stilato da noi stessi operatori. Una dieta ottimale infatti dovrebbe essere tollerabile e comportare uno sforzo relativamente basso, poiché dieta non significa ne restrizione ne sacrificio. Non necessariamente le cause di una scarsa compliance (cioè l’aderenza al piano terapeutico, in questo caso la dieta) sono da ricondursi soltanto al paziente: gli insuccessi rappresentano una spia che qualcosa nella terapia non funziona, che è necessaria una revisione ed eventualmente qualche modifica.
Dott.ssa Vinci Eleonora Dietista Biologa Nutrizionista
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