![6 Expert Tips for Healthy Lunches at Home](https://www.diabetesfoodhub.org/system/thumbs/system/images/articles/120-diabetic-lunch-at-home_AdobeStock238709132_041620_1244973236.jpg)
Non c’è una risposta univoca. Ai miei pazienti consiglio sempre di inserire nella dieta abituale un primo piatto, pressoché ogni giorno. Il suggerimento vale quando il primo piatto è preparato nella propria cucina seguendo determinate accortezze, ma il discorso può capovolgersi quando parliamo di un piatto di pasta del bar o del ristorante. Lo stesso assunto può essere fatto per l’opzione panino: se questo è preparato con del buon pane (fresco e con pochi ingredienti, senza aggiunta di grassi e sale), farcito con prosciutto o bresaola e della verdura, senza salse o intrugli vari il panino diventa un ottimo alleato per una pranzo salutare e al contempo rapido, prerogativa purtroppo sempre più richiesta dallo stile di vita contemporaneo. Quando non siamo riusciti a preparare il pasto a casa il panino può essere preferito al piatto di pasta poiché generalmente la quantità di pasta supera le dosi consigliate (che puntualizziamo, variano in base al fabbisogno individuale di ciascuno, stabilito da età, peso, altezza e spesa energetica) ma soprattutto a causa dei condimenti (e dunque la quantità e perché no, la qualità dei grassi usati). Supporre di quantificare quantità e qualità di olio, burro, besciamella, panna e simili è impensabile! Tuttavia se il panino in questione si presenta in forma di tramezzino (pane al latte) o pane tipo americano (tipo hamburger) super farcito può essere ragionevole valutare il primo piatto.
E l’insalata?
Risposta scontata: dipende. L’insalatona è sempre una incognita e può costituire una vera a propria chimera. Nella scelta di un’insalata è opportuno valutarne attentamente le componenti: oltre alle verdure cosa contiene? Quanti fonti proteiche sono state aggiunte, e quali? Oltre al pane di accompagnamento include altre forme di carboidrati? I condimenti vengono forniti alla somministrazione o sono aggiunti in preparazione?
In campo dietetico non esistono scelte universalmente valide. Di fronte ad un pasto dovremmo sempre porci il quesito: “Come è fatto il cibo?”. Un piano nutrizionale ben fatto dovrebbe basarsi prima di tutto su un’accurata e scrupolosa opera di educazione alimentare. Seguire una dieta sana non significa aderire rigorosamente ad un piano ossessivo e monotono, quanto attuare uno sforzo mentale fondato sulla consapevolezza e sulla cultura alimentare e del cibo in generale.
Dott.ssa Vinci Eleonora Dietista Biologa Nutrizionista