Credo che il lavoro più difficile e impegnativo per un Dietista oggi consista, prima di tutto, nel cercare di demolire quei preconcetti nei confronti del cibo che inconsapevolmente si sono generati nella testa delle persone, perlopiù inconsciamente, come conseguenza dell’attuale epidemia di diete e culto dell’immagine. Paradossalmente fare educazione alimentare ad un individuo ignorante in materia di cibo (cioè privo di conoscenze e idee precostituite in merito) è compito più semplice ed immediato, se comparato ad un intervento su chi ha da tempo coltivato un interesse per l’argomento, ma attingendo da fonti informative scientificamente poco valide.
Tra i fattori che mi hanno condotto a plasmare questo pensiero annovero la convinzione estremista che porta ad indentificare il cibo e certe sue ‘proprietà nutritive’ in un ruolo curativo e risolutivo di certe problematiche (da inestetismi come la cellulite a patologie vere e proprie) una sorta di esasperazione della filosofia ‘cibo come medicina’.
Prendiamo in esame come esempio “Le proprietà del finocchio” (cito a titolo esemplificativo un frammento di articolo tratto da una rivista femminile):

“Il finocchio è molto ricco di sali minerali, soprattutto potassio, calcio e fosforo, utili per rinforzare le ossa e per prevenire crampi e stanchezza. Contiene molte vitamine, in particolare la vitamina A, essenziale per proteggere e mantenere sana la pelle e per regolare il funzionamento della retina e della vista, la vitamina B, elemento fondamentale per il corretto funzionamento del sistema nervoso e dell’apparato cardiocircolatorio, e la vitamina C, sostanza molto importante nella prevenzione di numerose patologie perché rafforza il sistema immunitario e svolge un’efficace azione antiossidante.”, e via dicendo.

Certamente il finocchio è ricco di sali minerali come il potassio (trattandosi di un vegetale), e certamente, il potassio gioca un ruolo nel contrastare i crampi muscolari; certamente contiene numerose vitamine, i cui ruoli sopra citati sono oramai ampiamente assodati dagli albori dello scorso secolo; questo perché il finocchio è un ortaggio e come tale è un serbatoio di acqua, sali – come il potassio – e vitamine, ma non in misura tale da renderlo così singolare se comparato ad un qualsiasi altro ortaggio: in breve, nel suddetto ‘articolo’ vengono esasperate funzioni e dati le cui proiezioni in termini pratici sono effettivamente poco significative; quello che intendo dire è che non è abbuffandomi di finocchio che otterrò la pelle di Naomi Campbell o la vista della civetta di Harry Potter.

Come strategia di marketing e business nasce così ‘La dieta del finocchio ‘, quella del limone, dell’anguria e via dicendo.
La morale: armiamoci di spirito critico, amiamo e sfruttiamo il nostro meraviglioso cervello!

Dott.ssa Vinci Eleonora

Dietista Biologa Nutrizionista

Rete sociale e Social Network - Parte 1° - Neureka
Internet, social media e fake news🌐: usiamo la testa🤓!

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